Omaggio a Luigi De Paoli (1857-1947)
Novembre 2009-gennaio 2010 – Pordenone, Casa Furlan
Padre fondatore della scultura friulana, Luigi De Paoli ha svolto un ruolo di primo piano nell’ambiente artistico regionale tra Otto e Novecento. Partito da un verismo di impronta accademizzante, si è successivamente accostato al simbolismo, per approdare infine a un linguaggio di intonazione classicista, in sintonia con la copiosa produzione di opere sacre e cimiteriali. Inoltre negli ultimi anni di vita si è dedicato alla medaglistica e alla pittura.
La sua opera più famosa è costituita dall’Icaro cadente, esposto dapprima all’Esposizione Nazionale di Palermo (1891-1892 e quindi all’Esposizione mondiale di Chicago (1893), dove –inviato a spese del governo italiano – ottenne un Gran Premio. Mentre la versione in bronzo (fusa nel 1923) si conserva presso il Museo Civico di Pordenone, del relativo gesso si era persa ogni traccia. Ritrovato di recente presso una collezione privata, è stato restaurato a cura della Fondazione Ado Furlan. Priva di braccia e di parte delle gambe, la scultura, che si caratterizza per il virtuosismo della resa anatomica, ha finito per assumere un aspetto molto simile al Satiro danzante di Mazara del Vallo, con cui condivide il fascino del “frammento”.
Faranno da contorno all’Icaro il modello della Tomba Marioni (Udine, Cimitero), alcuni gruppi ceramici dei primi anni del Novecento (Gioventù che scherza con la morte e Luna di miele) e la maschera funebre dell’artista, realizzata da Ado Furlan all’indomani della sua scomparsa.