Il 3 marzo scorso è scomparso repentinamente a Udine l’architetto Ado Furlan. Dall’inizio del 2014 era entrato a far parte del Consiglio direttivo della Fondazione, contribuendo in maniera significativa alla programmazione delle sue attività e alla cura del relativo patrimonio.

Laureatosi con lode allo IUAV nel 1992, sotto la guida di Boris Podrecca e Giuseppe Gambirasio, è stato dapprima collaboratore dell’architetto Giannino Furlan; quindi, dal 1997, contitolare, insieme con Vittorio Pierini, dello studio furlan&pierini, con sede in Via Mazzini, in un edificio sorto nel luogo dove si trovava la casa natale del nonno paterno, lo scultore Furlan, di cui Ado – oltre al nome – aveva ereditato anche l’aspetto fisico.

I progetti dello studio furlan&pierini, attivo principalmente nell’ambito della progettazione architettonica alle varie scale (dall’arredo al progetto urbano), hanno ottenuto numerosi riconoscimenti in ambito concorsuale; inoltre, presentati in occasione di mostre di architettura in Italia e all’estero, sono pubblicati in libri, riviste e siti web specializzati.

Ado mancherà moltissimo non solo alla sua famiglia e alla Fondazione, ma anche a tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere il suo equilibrio, la sua disponibilità e il suo impegno nel campo della cultura, come dimostrano l’attività redazionale svolta nell’ambito della rivista ArchitettiRegione (1994-1997), il suo contributo alla fondazione dell’associazione La Città Complessa, con la quale ha collaborato dal 2001 al 2005, e ultimamente, nell’ambito delle iniziative del Rotary Club di Pordenone – era uno dei componenti del Consiglio direttivo -, come responsabile del progetto Pordenone nascosta.

Il funerale sarà celebrato a Pordenone, lunedì 9 marzo, alle ore 15, nella chiesa di San Giovanni Bosco (via Grigoletti, 3)