Antonio Carneo (1637-1692) e la Prova del veleno
Antonio Carneo (1637-1692) e la Prova del veleno
Antonio Carneo, nato a Concordia Sagittaria nel 1637 e morto a Portogruaro nel 1692, va annoverato senz’altro tra i più geniali e anticonformisti pittori del Seicento veneto. Formatosi in ambito locale, si aggiornò ben presto sugli esiti della pittura veneziana coeva e sulle novità importate in laguna dalla compagnie dei cosiddetti “foresti”. Oltre che particolarmente sensibile alla lezione dei “tenebrosi” e alle relative tematiche, mostrò grande interesse anche per le istanze di carattere naturalistico proprie dei “pittori della realtà” e in primis del danese Monsù Bernardo, da cui egli riprese più di qualche spunto. Nel 1667 si trasferì a Udine, dove operò per circa un ventennio. Durante la prolungata permanenza in Friuli, lavorò anche per vari notabili dell’epoca, tra cui diversi esponenti della famiglia Caiselli e i conti Valentinis di Tricesimo, che nel corso degli anni Settanta del secolo gli affidarono l’esecuzione della Prova del veleno, considerata dalla critica il suo capolavoro. Dopo la mostra udinese del 1964 (Mostra del Bombelli del Carneo, Chiesa di San Francesco), l’opera è stata esposta in due sole altre occasioni: a Portogruaro nel 1995 (Antonio Carneo nella pittura veneziana del Seicento, Palazzo Vescovile) e a Roma nel 1998 (Scienza e miracoli nell’arte del ‘600, Palazzo di Venezia).
L’opera sarà esposta al pubblico dalle ore 11 di sabato 22 ottobre.
Orario di apertura: martedì-venerdì 10.30-12.30; sabato-domenica 10.30-12.30 / 16.30-19.30.
Ingresso libero.
Antonio Carneo, La Prova del veleno, olio su tela